martedì 27 gennaio 2015

Recensione film "La teoria del tutto". #CinemaTonic

“E' chiaro che noi siamo solo una razza evoluta di primati su un pianeta minore, che orbita intorno ad una stella di medie dimensioni nell'estrema periferia di una fra cento miliardi di galassie... Ma... Fin dall'alba della civiltà, l'uomo si è sempre sforzato di arrivare alla comprensione dell'ordine che regola il mondo. Dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale nelle condizioni ai confini dell'universo. E cosa può essere più speciale dell'assenza di confini? Non dovrebbero esserci confini agli sforzi umani. Noi siamo tutti diversi, per quanto brutta possa sembrarci la vita, c'è sempre qualcosa che uno può fare e con successo. Perché finché c'è vita... c'è SPERANZA!”

E’ questa la frase che mi ha colpito dell’intero film, una storia, quella di uomo o forse per meglio dire dell’UOMO: Stephen Hawking e la sua “Teoria del tutto”.
Non voglio raccontare la storia,, non è questo quello che mi spinge a scrivere, ma voglio parlare della vita, della forza di volontà, della speranza.
Perché è questo quello che il regista ha voluto trasmettere al suo pubblico: LA SPERANZA.


Stephen è un ragazzo comune, o per meglio dire lo sembra.

Studia fisica all’università di Oxford, si laurea e inizia a Cambridge il suo dottorato.
Conosce Jane ad una festa, una ragazza qualunque, dolce.
Si conoscono, si frequentano, si innamorano.

Ok, sembrerebbe una storia destinata a grandi cose, ma purtroppo la vita non è sempre benevola con le coppie innamorate.
Stephen accusa dei sintomi, dei minuscoli episodi che sfociano in una diagnosi: atrofia muscolare progressiva. 
Prognosi: due anni.
Una vita distrutta, apparentemente finita, la brillante carriera che si prospettava per lui, troncata da una malattia degenerativa.

Ecco è qui che inizia il vero film, è qui che inizia la storia vera, è qui che i personaggi si mostrano per quello che sono davvero.
Stephen, capisce che il tempo rimastogli deve essere convogliato nella ricerca scientifica, decide quindi di basare la tesi del suo dottorato sulla nascita dell’universo, sulla possibilità di dare al tempo un inizio.
Conosciamo tutti Hawking per le sue scoperte in campo scientifico e fisico, ma in questo film ci viene mostrato come un uomo, che combatte, che sopporta, che riesce a convivere con la sua malattia.
Ma come sempre, accanto ad un grande uomo, c’è sempre una grande donna ed è lei che viene esaltata per quasi tutto il film: mette da parte se stessa per amore, affronta la tragicità della malattia del marito, con forza e costanza.
Gli resta accanto nei momenti difficili, lo sostiene, diventa il suo pilastro.

Gli anni passano, Stephen continua a vivere (se vita si può chiamare), ma peggiora di giorno in giorno: prima le gambe atrofizzate, (non può più camminare), poi le braccia (non riesce a mangiare), non riesce a deglutire, e in seguito a parlare.
Eppure, il suo stato d’animo non cambia, resta sempre quel ragazzo brillante ed entusiasta che abbiamo intravisto nelle prime scene: anche quando Jane crolla psicologicamente, lui è li, a ricordarle quanto si amano.

In questo film, la storia d’amore si evolve, cambia, ma non nel modo in cui si crede.
Non è l’amore a cambiare, a diminuire o a crescere, ma è il rapporto ad evolvere.
Jane e Stephen continuano ad amarsi, esattamente come il primo giorno, ma sono umani, e le relazioni umane non sempre si possono standardizzare.
Jane è una donna con la voglia di avere accanto un uomo che possa amarla e proteggerla e Stephen purtroppo questo non ha mai potuto farlo.
Ed è in una scena per l’esattezza, che Stephen si fa da parte, che finalmente dopo anni in cui la moglie ha dedicato tutta la sua vita a lui, capisce che è arrivato il momento di lasciarla vivere.
Gli è grato per tutto quello che ha fatto, per la forza con cui lo ha stimolato e spinto nelle sue ricerche, ma arriva alla consapevolezza che anche lei ha bisogno di qualcuno che se ne prenda cura.
La “lascia”, le permette di farsi una vita, mentre lui continua nei suoi studi sull’universo e sulla possibilità di racchiudere all’interno di un equazione la nascita di tutto.

Ho trovato questo film stimolante, capace di far riflettere sul tempo, su come questa “quarta” dimensione costituisce la nascita di tutto.
Hawking tramite la sua vita ha voluto insegnarci che l’uomo non deve curarsi dello scorrere del tempo, le sue azioni non devono avere confini o limitazioni, perché ognuno di noi nella propria vita può fare grandi cose, se solo ha la forza di crederci.

Il voto per questo film è 5/5.

Concludo con un passo tratto dal suo libro: “A Brief history of time”.



“Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che vediamo attorno a noi e chiederci: Qual è la natura dell'universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l'universo e da dove veniamo noi? [...] quand'anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole e di equazioni. Che cos'è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un universo che possa essere descritto da esse? L'approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel modello. Perché l'universo si dà la pena di esistere? [...] Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti – filosofi, scienziati e gente comune – dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del perché noi e l'universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio.”

domenica 25 gennaio 2015

Il Cake Pops Perfetto! #ChefTonic

Per il secondo appuntamento con la rubrica #ChefTonic ho scelto la ricetta dei nemici più famosi dei cupcakes ... i Cake Pops!

Deliziosi e troppo facili da mangiare questi bastoncini di palline di pandispagna sembravano sempre uno scoglio insormontabile di alta pasticceria ed, invece, con qualche piccolo trucco di praticità sono diventati il mio dolce preferito del riciclo.

Vi sono diverse varianti per la farcitura : c'è chi preferisce la confettura di albicocche abbinata ad un pandispagna al cioccolato così da creare un effetto torta sacher ma, al mio palato, la marmellata risulta un gusto predominante rispetto al cioccolato. Stesso discorso per il mascarpone, la panna ed il formaggio spalmabile che abbinati ad una palla di pan di spagna danno l'effetto di polpetta della nonna del giorno dopo.

La mia variante prevede un bagno al rhum e tanta nutella all'interno. Ovviamente, la mia è una variante per adulti!

Per la copertura, la ricetta americana prevede l'utilizzo dei CandyMelts che ormai sono anche di facile reperibilità poichè venduti ad un prezzo irrisorio nei negozi di cake design. Io, li ho acquistati da pochissimo dallo store Wilton ed aspetto ancora che arrivino perciò li ho semplicemente passati nel cioccolato bianco fuso e poi decorati con delle codette di zucchero.

Vi lascio alla ricetta, ricordandovi che per farli asciugare in perfetta posizione verticale serve o una base di polistirolo... oppure, aguzzate l'ingegno. Io li ho fatti asciugare all'interno di diverse tazze da latte.

Buona lettura!


Ricetta per  20 Cake Pops:
  • 600 gr di pandoro ( o di Pan di Spagna);
  • 400 gr di Nutella;
  • 1 cucchiaio di rhum;
Per le decorazioni:
  • 200 gr di cioccolato bianco (oppure i candy melts di qualsiasi altro colore);
  • decorazioni varie (codette, nocciole tritate, cocco grattugiato etc);
  • stecche lecca lecca o bastoncini di legno;
  • base di polistirolo per far asciugare i cake pops;


Tagliare grossolanamente il pandoro dentro un recipiente abbastanza grande. Bagnare con un cucchiaio di rhum ed aggiungere la Nutella.

L'impasto avrà così una consistenza morbida tale da poter creare delle palline. Ovviamente, se l'impasto risulta troppo molle vale la regola dell'aggiungere nutella a sentimento!


Formare delle palline tutte della stessa grandezza, arrotolandole con le mani. Proprio come se fossero delle polpette. E sempre, come queste ultime, poggiarle su un vassoio foderato di carta da forno e metterle in freezer per un 40 minuti.

Nel mentre, far sciogliere a bagno maria il cioccolato bianco e far raffreddare.

Una volta pronti i cake pops, inserire al loro interno il bastoncino da leccalecca e immergerli nel cioccolato. Far cadere il cioccolato in eccesso e rotolarli subito nella granella o nelle codette.

A questo punto, far asciugare i cake pops quanto basta per essere serviti e divorati subito dopo.

Se, arriveranno ad essere conservati, abbiate cura di riporli in frigorifero.

sabato 24 gennaio 2015

Le 5 applicazioni che tutti dovremmo scaricare. #SmarTonic

Salve a tutti amici di GeekTonic, oggi sono in vena di scrivere e vorrei dedicare questo articolo ad una lista (creata secondo il mio gusto personale), quella delle 
5 applicazioni per android che dovremmo scaricare.


Partiamo con l'elenco:

1) La prima app appartiene alla categoria Utility, sto parlando di Airdroid.


E' un'applicazione gratuita che ti permette di accedere al tuo telefono o tablet Android e di gestirlo da Windows, Mac o Web senza fili e gratuitamente.
Si utilizza scaricando sul proprio pc l'applicazione e sincronizzandola con quella presente sul dispositivo mobile potrete trasferire di tutto: sms, file, foto, contatti, video, musica e tanto altro, evitando il noioso cavo, che io personalmente perdo ogni 3x2.
Ovviamente per funzionare questa applicazione necessita di una connessione internet.
Puoi scaricare qui l'applicazione direttamente dal play store.


2) La seconda è dedicata ad un pubblico esclusivamente femminile, (maschietti saltate alla n°3), l'applicazione in questione è Il mio calendario.


Quante volte noi donne ci siamo chieste "quando ho avuto il ciclo l'ultima volta?" oppure "ho preso la pillola oggi?". Bene a queste domande da oggi risponderà questa fantastica applicazione gestionale. Non è altro che un calendario dove voi impostate i vostri dati personali e immediatamente lui prevede la prossima data del ciclo, la prossima ovulazione, i giorni fertili e se assumete contraccettivi orali, beh vi ricorda anche quando prenderli.
Personalmente parlando l'applicazione è molto ben fatta e soprattutto prevede in maniera precisa la data del ciclo, e in questo modo eviteremo di essere colte alla sprovvista.
Puoi scaricare qui l'applicazione direttamente dal play store.




3) La terza applicazione è TVShow Time ed è dedicata ai telefilm addicted (modestamente io ne faccio parte).


In cosa consiste questa geniale applicazione, essenzialmente tiene conto delle puntate dei telefilm che state seguendo, informandovi sull'uscita delle nuove puntate e specificando a quale puntata siete rimasti (nel caso in cui vi troviate un pò indietro sulla tabella di marcia).
La libreria di telefilm al suo interno è vastissima e creando il vostro profilo personale vi conteggia anche le ore passate a guardare le puntate di tutti i vostri telefilm. Potete anche aggiungere altre persone e confrontarvi sulle serie tv seguite.
Puoi scaricare qui l'applicazione direttamente dal play store





4) La quarta applicazione è Google Keep


Questa app di casa Google ti permette di annotare rapidamente i tuoi pensieri e ricevere promemoria nel luogo giusto o all'orario giusto. Si possono anche pronunciare promemoria vocali che si trascrivono automaticamente. Acquisire la foto di un poster, una ricevuta o un documento e ritrovarla facilmente in un secondo momento nella ricerca. Google Keep consente di annotare facilmente un pensiero o un elenco personale e di condividerlo con tutti.
Io personalmente la trovo utilissima quando devo appuntarmi qualcosa che vedo su internet (qualche prodotto che vorrei acquistare), o un'email o un numero di telefono (quando non ho carta e penna).
Insomma sostituisce l'antenato post it e lo fa veramente bene.
L'app si può scaricare anche per pc.
Puoi scaricare qui l'applicazione direttamente dal play store.



5) L'ultima applicazione da scaricare è Inbox.


Questa app, relativamente recente, appartiene al gruppo Google come la precedente.
E' una sorta di organizer di email, mi spiego meglio.
Siete stanchi di vedere le email di spam che vi riempiono la casella di posta, facendovi tralasciare importanti email di lavoro? Bene, Inbox previene questo.
L'interfaccia utente semplicistica (come tutti i prodotti Google) vi permette di organizzare le email in gruppi diversi, in base a delle etichette.
Le email simili si raggruppano e tu puoi vederle tutte assieme e rimuoverle assieme con un solo clic.

L'interazione con Gmail consente perciò alle tue email di Gmail di essere presenti anche qui, con la stessa affidabilità e gli stessi filtri antispam. Tutti i tuoi messaggi si trovano ancora in Gmail e vi rimarranno per sempre.
Puoi scaricare qui l'applicazione direttamente dal play store.



Bene ragazzi queste sono le app che vi consiglio di scaricare se non le avete già, sono app molto utili per semplificare la vostra vita "mobile".
Non ho inserito le solite app, perchè quelle penso siano di uso comune, mentre queste se ancora non le conoscete vi invito a farlo perchè io nell'usarle quotidianamente mi trovo bene e sicuramente non potrei più farne a meno!

Un bacio e al prossimo articolo.


giovedì 22 gennaio 2015

WINDOWS 10 News (Upgrade gratuito) #TechTonic


Ieri (21/01/2015) la Microsoft ha presentato ufficialmente, con un evento dedicato, WINDOWS 10 (Tatatatannnnn... Si ringrazia Beethoven per la 5° Sinfonia)

Sicuramente i più attenti di voi erano già a conoscenza dei work in progress che riguardavano l'evoluzione del sistema operativo del caro e vecchio Bill, annunciato il 30 settembre 2014. Forse addirittura qualcuno di voi avrà provato la technical preview... Birichino!

La Microsoft punta a fare di questo Windows 10 un sistema operativo "universale", ottimizzato per tutte le tipologie di device, desktop, tablet e smartphone, garantendone allo stesso tempo la massima interazione.
Tra le novità più rilevanti sicuramente c'è l'arrivo di Cortana (il Siri di Microsoft), che è stato confermato anche in ambiente desktop.
È stato annunciato anche il nuovo browser Project Spartan, che promette tante belle cose, anche il nome è figo, ma diciamoci la verità non è Chrome!
Non manca qualche ritocchino per quanto riguarda l'interfaccia grafica e (udite, udite) per la gioia di chi aveva gridato allo scandalo con la scomparsa del tasto START di Windows 8, ci sarà un ritorno alle origini in quanto il tasto incriminato tornerà a svolgere le funzioni a cui tutti erano abituati fino a Windows 7 (personalmente una volta abituato non ne ho sentito minimamente la mancanza).
Stavo per dimenticare la notizia più interessante.
È ufficiale: l'upgrade al nuovo sistema operativo sarà gratuito per un anno per chi ha Windows 7, 8 e 8.1.

Beh che dire, non è passato poi tanto tempo da quando il nostro caro Bill (Gates, sempre lui) aveva predetto: « Nel futuro vedo un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa. »
Caro Bill io oggi ne vedo minimo tre su ogni scrivania...
Chi non ha avuto un computer Windows in casa, ahhh che bello che era Aladdin... (Scusatemi il flashback).
Personalmente non vedo l'ora di provare questo Windows 10, probabilmente lo scaricherò al day one, uso quotidianamente l' 8.1 ma già con windows 8 dire che mi trovavo bene è dire poco. Vogliamo parlare di velocità? Poi con il mio adorato SSD...
Vi lascio quindi con il video ufficiale in cui Microsoft riassume le novità di Windows 10 (in inglese), da notare il bellissimo ciuffo del tizio che strizza l'occhio all'acconciatura del nostro Bill, una simpatica foto dell'evento per i fanboy Apple e un link per i più nostalgici che vi permetterà di giocare ai vecchi titoli per MS-DOS, come ad esempio Aladdin, direttamente sul browser.
Vi lascio con una frase di Bill, estrapolata probabilmente da un'intervista, che dedico in modo particolare agli universitari: « Fui bocciato in alcune materie agli esami, ma il mio amico passò in tutte. Ora lui è un ingegnere alla Microsoft, mentre io sono il proprietario della Microsoft. » (...sempre più simpatico Bill!)



domenica 18 gennaio 2015

Red Velvet Cupcakes #ChefTonic

L'imbarazzo della pagina bianca e l'ansia da prestazione circa il primo post su un'idea completamente friends made ha portato a ritardare di qualche settimana la stesura del mio primo pezzo. Chi lavora con me, oramai, è abituato ai miei tempi dilatati ed è così che la storia si è ripetuta anche per questo piccolo spazio virtuale.

Scrivere su un qualcosa generato e concepito con delle persone con cui condividi gioie e dolori della vita reale di tutti i giorni fa davvero strano.
Ed è per questo che la mia presentazione ufficiale non poteva non nascere con un qualcosa dedicato al cibo. Ed in particolare, alla mia passione più grande (dopo i gioielli e le borse di lusso, i trucchi, ed i vestiti): i dolci.

Potrei partire da Proust,con la sua piccola Madeleine e quindi parlare per ore dei ricordi che un cibo può evocare, nel mio caso, potrei citare le penne lisce al sugo di pomodoro fresco della mia nonna paterna. Che restano lì, incastrate nella mia mente, con l'odore dei pomeriggi d'estate quando il sugo andava lento sul fornello.

In questi momenti mi sento molto Proust, nel tentare di passare dalla sensazione alla parola cercando di trovarne un significato.

La mia memoria involontaria mi riporta anche ad  un panino con mozzarella di bufala e prosciutto crudo mangiato al mercato di Testaccio a Roma, di cui ricordo ancora , a distanza di anni, perfettamente, ogni singolo boccone.

O peggio, potrei parlare dell'importanza che il cibo ha nella mia famiglia e di quanto mi abbia fatto male nel corso degli anni questo delegare ogni successo ed ogni disfatta  all'atto del portare la forchetta alla bocca.

Resta comunque, che  tra i miei buoni propositi di questo 2015 vi è quello di non dilungarmi troppo.

Tra tutti i dolci americani provati a causa della moda dilagante i miei preferiti, fin dal primo morso, sono sempre stati i Red Velvet Cupcakes. Questi gioiellini rossi, dalla ricetta sempre troppo complicata ma perfetti per qualsiasi set fotografico!

Ho fatto varie prove in questi mesi ma nessuna era mai quella definitiva, quella che mi facesse battere il cuore ed abbandonare quelli della bakery house che ho sotto casa.
Fino a che, questa mattina, sono arrivata alla mia ricetta definitiva per dei Red Velvet Cupcakes davvero deliziosi al palato oltre che perfetti per essere immortalati!

Vi lascio la ricetta qui sotto:


Ingredienti per 12 cupcakes:

  • 150 gr di farina 00
  • 60 gr di burro (o margarina)
  • 50 gr di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 20 gr di lievito
  • 120 gr di latticello
  • 1 limone
  • 1 fiala di vaniglia
  • 1 presa di sale
  • 1 cucchiaino di aceto di mele
  • 2 cucchiaini di cacao amaro in polvere
  • 10 gr di colorante in polvere rosso
Per il frosting:

  • 150 gr di formaggio spalmabile light
  • 60 gr di zucchero a velo
  • 200 gr di mascarpone
  • 100 gr di panna liquida fresca

Iniziare con la preparazione del latticello: incorporare il succo di un limone al latte e far riposare per circa dieci minuti.

In una terrina montare il burro a temperatura ambiente con lo zucchero ed incorporare un uovo per volta fino a raggiungere un composto cremoso.In un'altra ciotola unire al cacao in polvere, la vanillina ed il colorante alimentare rosso. Mescolare ed unire il composto alle uova montate con lo zucchero ed il burro. A questo punto, si incorpora la farina setacciata con il lievito e si continua a mescolare.
A parte, unire all'aceto di mele una presa di sale; mescolare ed incorporare al precedente composto. A questo punto si può incorporare il latticello e finire di amalgamare tutto il composto.

Prendere gli stampi e versare il composto per tre quarti della dimensione del pirottino. Infornare il composto per 20 minuti ( vale la prova stecchino) a 180° in forno statico.

Nel mentre, si può iniziare a preparare il frosting.
Si monta la panna in una ciotola ed a parte si uniscono mascarpone e formaggio spalmabile con lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Infine, si uniscono i due composti e si lascia a riposare quanto ottenuto in frigorifero fino a quando i cupcakes non saranno pronti per essere decorati.

Una volta freddi e decorati i cupcakes sono pronti per essere addentati in una esplosione di pura passione.





sabato 10 gennaio 2015

Recensione film Gone Girl - L'amore bugiardo. #CinemaTonic


Salve a tutti e buon sabato :)
In questo pomeriggio di Gennaio mi sono sentita ispirata nello scrivere un post su questo "blog comunitario" che abbiamo aperto con un gruppo di amici.



Il primo post che avrà la mia firma, dunque, inaugura la rubrica dedicata alle recensioni dei film e questo sarà un post recensione su uno degli ultimi che ho visto: Gone Girl - L'amore bugiardo, un film che personalmente mi ha veramente colpito, perchè nel panorama di Hollywood era da un pò che non si vedeva un film ben fatto.

Il film in questione è un thriller - giallo, e personalmente il genere giallo (stile Agatha Christie per intenderci) non mi ha mai appassionato per quanto riguarda il genere cinematografico, l' ho sempre trovato un genere prettamente "cartaceo", ma con questo film mi sono ricreduta.
Insomma, dopo aver disquisito sui miei gusti personali, inizio a parlare di cose interessanti.
Il film è tratto da un libro, un giallo per l'appunto, e narra la storia di questa coppia sposata da 5 anni (il film inizia, infatti, nel giorno del loro 5° anniversario) che non va più d'accordo come i primi tempi.
Troviamo il marito (un gran bel pezzo di Ben Affleck) lamentarsi dell'inasprimento della sua vita coniugale con sua sorella gemella, e sin dal primo minuto il regista (David Finch, lo stesso regista del più famoso Fight Club) ci proietta nella storia.
La storia, appunto, inizia con la scomparsa della moglie nel giorno del loro 5° anniversario, apparentemente un rapimento, viste le dinamiche con cui il marito trova la casa, e da qui la storia inizia a snodarsi.
Il film per quasi tutto il tempo risulta bello, avvincente, con molti colpi di scena, insomma un capolavoro.
Ben Affleck per quanto sia avvenente, non ha dato granchè (dal punto di vista dell'interpretazione), mentre è lei, Rosamunde Pike, ad essere il fulcro principale della storia.


*Spoiler*

La sua interpretazione, nei panni della moglie psicopatica che punisce il marito perchè ha un amante, è forse la trasposizione di quello che ognuna di noi vorrebbe trovare il coraggio di fare, in una situazione del genere.
*Fine Spoiler*

La storia prosegue in parallelo, con dei flashback che si affiancano alla perfezione con la narrazione principale, e poi, ad un tratto, il film cambia; un colpo di scena che rimescola tutto ci fa raddrizzare sulla sedia e ci confonde.
Come "volto noto" all'interno del cast troviamo lui, il caro buon vecchio Barney di How I met your mother (Neil Patrick Harris) questa volta in un ruolo che secondo me non gli si addice e che potrete constatare con i vostri occhi quando vedrete il film, se lo avete amato quanto me nella serie TV.
Personalmente ho trovato questo film molto bello, molto ben fatto, David Finch ha come sempre il potere di trasportare lo spettatore dall'inizio alla fine del film, tenendo sempre alta l'attenzione, ma.....ebbene si c'è un ma: il finale.
Ma come? - direte voi - Un film così ben fatto ha un brutto finale?.
Definire brutto il finale è un eufemismo e vi spiego il perchè.


Quando un film è così bello, il finale dovrebbe raggiungere apici secondo me impossibili, ed è per questo che spesso, quando durante la narrazione un film da tutto se stesso, alla fine si "spompa" e così è stato.

Credo che il regista non abbia saputo come concludere, all'altezza, un film che aveva già raggiunto un livello alto, e quindi ha semplicemente deciso di chiudere, male e in fretta però, perchè in 10 minuti, dopo mille colpi di scena, rigira la frittata e conclude la storia.
La conclude anche in maniera del tutto incoerente con la storia in sè, quindi risulta ancora più forzata la chiusura e fa sembrare il film, che per tutto il tempo aveva meritato la lode, la solita americanata.
Personalmente il finale ha influito nella valutazione che io ho dato a questo film, perchè il finale in un giallo è tutto.

Il voto che io do a questo film è: 3,5/5. 


Avrebbe potuto raggiungere tranquillamente il massimo, ma il finale non lo ha aiutato.


Concludo la mia recensione salutandovi e rimandandovi al prossimo post.
Un bacio.

(Cliccate sulla foto per andare direttamente al trailer italiano)

sabato 3 gennaio 2015

VINCI CON ASUS (GLOBAL-GIVEWAY 500 MLN MOBO SOLD) #TechTonic


In attesa del post di presentazione il primo sarà il mio!

Non sono riuscito infatti ad aspettare perché volevo condividere con voi questa splendida opportunità che la ASUS offre a tutti.
Letteralmente a tutti (lo so, troppi!), perchè la ASUS ha aperto ieri (2/01/2015) un GLOBAL-GIVEWAY, che durerà fino al 12 febbraio, per i 500 milioni di MOBO (MOtherBOard) vendute. Seguendo le istruzioni al seguente link (only in english), che ci chiedono di condividere sulla nostra pagina facebook un post pubblico con l' hashtag corretto, avremo la possibilità di vincere ogni settimana hardware e periferiche come Z97, monitor, proiettori e mouse da gaming. Rispondendo inoltre ad un facilissimo quiz a risposte multiple (sarà il sito stesso a suggerirci quelle corrette) avremo un'ulteriore chance per vincere un PC Z97 completo customizzato Tiger Soul.

Che dire, lo so! Le possibilità sono pochissime, starete pensando che è praticamente impossibile aggiudicarsi un premio. Più persone parteciperanno minori saranno le possibilità di vittoria (non vi nascondo che sto pensando di non pubblicare il post... ma figurati in quanti lo leggeranno), ma non costa nulla e pensando alla quantità industriale di cretinate completamente inutili che vengono pubblicate sui social... Why not?